Negli ultimi giorni è  accaduto a Trapani l’ennesimo  sequestro di  aree utilizzate impropriamente a  discarica abusiva di rifiuti inerti.
Il sottoscritto,  e ritengo anche molti cittadini, si chiede? Esiste una discarica dove le imprese possono regolarmente scaricare gli sfabbricidi in modo che evitano di incorrere nei rigori della legge con tutte le conseguenze negative anche per loro?
La risposta è purtroppo negativa: cioè non esiste una discarica di inerti.

Quindi non ci dobbiamo scandalizzare quando vengono scoperte le cosiddette discariche abusive, senza contare che sicuramente sono assai più numerose quelle mai segnalate, con grave danni all’ambiente.
Il Comune di Trapani è da più di 15 anni che lavora per realizzare una discarica di inerti nella zona di Montagna Grande, eppure, malgrado da anni esiste il relativo finanziamento, non si riesce ancora ad appaltare i lavori.
Questa amm.ne, soprattutto perché sollecitata continuamente dal sottoscritto, si è finalmente impegnata a fondo per cercare di portare a termine questa realizzazione, ma ancora non è riuscita a superare tutti gli ostacoli che continuamente si frappongono lungo il cammino.
A tal proposito mi sembra opportuno illustrare per sommi capi la storia dell’ultimo periodo che ha caratterizzato il progetto e il relativo finanziamento per la discarica di inerti che il Comune di Trapani intende realizzare in località Agnone – Montagna Grande.

• Il Piano  di gestione dei rifiuti in Sicilia ha proprio indicato nel sito di c/da Agnone una discarica per rifiuti inerti. ( Vedi Ordinanza del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti del 9/5/2002 pubblicato il 14/06/2002. La deliberazione comunale n. 144/2004 del Consiglio comunale di Trapani ha recepito detto piano.
• L’Ispettorato Ripartimentale delle foreste, previo sopralluogo, non ha avuto nessuna difficoltà a dare il nullaosta in seno alla conferenza di servizi indetta dal Signor Prefetto di Trapani per l’approvazione del progetto tramite il proprio rappresentante Ing. Francesco Trapani che in quella sede ha espresso appunto parere favorevole dichiarando il superamento del vincolo idrogeologico.
• Il sito in questione è stato scelto fra l’altro per effettuare una  bonifica di area degradata. La zona è stata sfruttata nei decenni passati per l’estrazione di inerti per la costruzione di strade e della vicina diga Rubino e non è stata mai posta in essere alcuna azione per la bonifica delle stessa rimasta appunto profondamente ferita dalle attività antropiche.
• Le cave esaurite, rappresentano tuttora fonte di estremo pericolo non essendo provviste di recinzione né di segnali di pericolo. Chiunque vi può accedere.Si ricorda che non è passato un anno da quando un ragazzo è rimasto vittima di tale incuria precipitando nella più profonda delle cave perdendo la vita.
Dallo studio  Geologico ufficiale redatto dal Geologo incaricato Dott. Gian Cristoforo Galia, si evince l’inesistenza di fenomeni franosi o di dissesti idrogeologici . Non esiste alcun rischio di inquinamento idrico, atmosferico o del suolo o per la salute umana. Infatti gli unici inerti che sono stati ammessi per il conferimento in discarica, come si legge nell’atto prefettizio sono:
sfridi di materiale da costruzione e materiali provenienti da demolizioni, scavi e costruzioni materiali ceramici cotti, vetri di tutti i tipi, rocce e materiali litoidi da costruzione.

Il sig. Prefetto di Trapani il 26/11/2002 ha indetto una conferenza di servizio che è stata preceduta da numerosi sopralluoghi sull’area prescelta che hanno determinato il parere favorevole alle condizioni successivamente inserite nel progetto stesso prima del parere istruttorio dell’Ufficio del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti ed il finanziamento dell’opera.
Il progetto è stato approvato con Decreto Prefettizio prot. n. 57/02/RSU del 11 Gennaio 2003.
Nel gennaio 2004 si è avuto l’ulteriore finanziamento da parte del Commissario Rifiuti.
Purtroppo durante la conferenza dei servizi non è stata definita la data dell’inizio e fine lavori e quindi ai sensi della nuova legge sulle espropriazioni si è dovuto procedere alla rimodulazione del progetto ed ad una nuova conferenza di servizi che ad oggi deve essere convocata.
Ho ritenuto opportuno puntualizzare tutti questi dati, tralasciandone altri, per dimostrare che malgrado la volontà del Sindaco e del Prefetto gli ostacoli alla sua realizzazione non sono ancora finiti.
Alla luce di quanto sopra e al fine di evitare la creazione di altre discariche abusive, si invitano le SS.LL. a valutare l’opportunità di reinserire quest’opera all’interno delle opere di cui alla “Coppa America”, in modo da seguire le stesse procedure veloci ed evitare alle imprese di lavorare in condizioni di estremo disagio e mettere a rischio la prosecuzione dei lavori.

Trapani, lì 24/01/2005
Cordialmente
dr. Giuseppe Pellegrino

Destinatari
Sig. Sindaco del comune di Trapani Avv. Girolamo Fazio
S.E. Il Prefetto di Trapani Dr. Giovanni Finazzo

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