Premesso:

che in base alla legge di riforma 84/94 il porto di Trapani è classificato come scalo commerciale di interesse nazionale (2^ categoria – 1^ Classe). La gestione ed il controllo ricadono nelle competenze dell’Autorità Portuale del porto di Trapani istituita con decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003. Il bacino portuale comprende anche l’avamporto composto da:  il molo foraneo della Colombaia, l’isolotto della Colombaia, il Lazzaretto, la banchina Settentrionale lungo il Viale Regina Elena, il Pontile Sanità e la scogliera Ronciglio. La seconda zona, costituente il vero e proprio bacino operativo, si estende dal pontile Sanità fino alle banchine dell’Isolella. Il Porto, ben riparato da tutti i venti, è da sempre considerato come uno degli scali più sicuri  del Sud Italia. Moli e barriere frangiflutti difendono un esteso bacino naturale con uno specchio d’acqua di circa  921.000 mq.;

che il porto ha ottenuto per il 2000, finanziamenti finalizzati alla realizzazione di opere di ristrutturazione di banchine, ripristino di fondali e costruzione di nuoivbe strutture quali: Adeguamento statico e funzionale e potenziamento banchine settentrionali, Garibaldi, Dogana Marinella ex Sommergibili  28 miliardi, Sistemazione e qualificazione banchina ronciglio 1 miliardo e 700 milioni, costruzione edificio destinato alla sede della Polizia di frontiera 9 miliardi, completamento delle banchine operative dello sporgente Isolella 4 miliardi, costruzione della nuova darsena di ponente del Ronciglio  16 miliardi;

che molte di queste opere,  sono state completate e che altre appena sono stati accesi i riflettori della coppa america hanno trovato subito l’intervento dell’Associazione ambientalista CAI “CLUB ALPINO ITALIANO” di Palermo e Legambiente per effettuare una serie di verifiche sicuramente opportune. Certe prese di posizioni degli ultimi giorni, dove si chiede da parte di queste associazioni la demolizione di opere già iniziate, quali il Ronciglio, e la impossibilità quindi di procedere alla escavazione dei fondali sembrano a dir poco strumentali. Ma le Alpi con Trapani che c’entrano?

Tutto ciò premesso, si chiede alla S.V. di intervenire sul Governo Prodi e al Ministero dell’Ambiente al fine di scongiurare, la perdita dei finanziamenti e lo sviluppo della città di Trapani.

Trapani, lì 21/07/2006

I Consiglieri Comunali

Giuseppe Pellegrino
Antonio Di Bono

Destinatari
Sottosegretario ai Trasporti Segretario Regionale deiSocialisti Democratici Italiani On.Raffaele Gentile
E . p. c.
Sindaco  del comune di Trapani Avv.Girolamo Fazio
Presidente dell’autorità Portuale Ing. Emilio Baroncini

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