Ho letto con attenzione la nota del presidente degli industriali di Trapani, Piero Culcasi, in merito alla decisione dell’assessore regionale Francesco Cascio di bloccare la realizzazione di nuovi impianti eolici in attesa del varo del Piano energetico Regionale.
“La Regione, dice Culcasi, si è dotata di un piano paesistico che, in assenza di un piano energetico, dovrebbe bastare per impedire interventi nelle aree di maggiore richiamo turistico. Si ha il sospetto che si voglia bloccare ogni prospettiva di sviluppo di energie alternative in Sicilia e non se ne comprende la ragione”.

Faccio notare che di recente sono state proprio molte associazioni ambientaliste – Lega Ambiente, CAI Sicilia, etc., oltre al Presidente del comitato nazionale del paesaggio – che in recente convegno svoltosi a Palermo, hanno chiesto di sospendere il rilascio delle autorizzazioni alla costruzione di nuove centrali eoliche, cioè proprio quelle associazioni che si battono per le energie alternative.
Infatti, dice Ripa di Meana: “L’Italia è un paese poco ventoso dove è difficile raggiungere i parametri richiesti per le centrali eoliche, dai 5 ai 25 m. di vento al sec. e se aggiungiamo che le 1500 torri già costruite producono solo lo 0,5% dell’energia consumata nel nostro paese, con un risparmio di combustibili fossili dello 0,2%, ci rendiamo conto come i benefici economici e ambientali siano davvero irrisori.”
Di contro, considerato che nei comuni di Trapani, Erice, Custonaci, Buseto Palizzolo, etc. sono stati presentati numerosi progetti, alcuni dei quali già autorizzati, si comprende come quasi tutte le colline del trapanese sarebbero deturpate dalla installazione di queste torri altissime con grave danno per il paesaggio.
Ma al danno si potrebbe aggiungere la beffa: infatti chi ci garantisce che una volta costruite, cioè utilizzati i cospicui finanziamenti, funzioneranno regolarmente?
In provincia di Sassari esistono molti impianti di energia eolica costati miliardi che hanno funzionato per poco tempo e ormai abbandonati. Anche nella vicina Mozia hanno costruito anni addietro due centrali eoliche che non hanno mai generato corrente elettrica indispensabile all’isola.
Quindi, a mio avviso, tale decisione è giustamente volta ad evitare che il paesaggio Siciliano, ed in particolare quello della provincia di Trapani, possa trasformarsi in una selva di torri ed antenne che deturpano il paesaggio e recano un grave danno al turismo che si sta cercando di far decollare.
D’altronde ritengo che la Regione, anzicchè indirizzare ingenti risorse verso l’eolico, possa orientarle verso l’energia solare che sicuramente non crea problemi per l’imbatto ambientale.
Per quanto suddetto, invito l’Am./ne a ritirare, almeno per il momento, l’atto deliberativo per l’installazione di 18 pali in località Falcone  – Baglionuovo  da tempo all’o.d.g. del Consiglio Comunale.

Trapani, li 16/03/05
IL CONSIGLIERE
Dr. Giuseppe Pellegrino

Destinatari
SINDACO di TRAPANI avv. Girolamo Fazio
Assessore regionale al Territorio ed Ambiente On. Francesco Cascio – Palermo

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