Alla data odierna non ho nuove notizie in merito alla decisione dell’assessore regionale Francesco Cascio di bloccare la realizzazione di nuovi impianti eolici in attesa del varo del Piano energetico Regionale.
Faccio notare che di recente sono state proprio molte associazioni ambientaliste – Lega Ambiente, CAI Sicilia, etc., oltre al Presidente del comitato nazionale del paesaggio – che in un recente convegno svoltosi a Palermo, hanno chiesto di sospendere il rilascio delle autorizzazioni alla costruzione di nuove centrali eoliche, cioè proprio quelle associazioni che si battono per le energie alternative.

Infatti, dice Ripa di Meana: “L’Italia è un paese poco ventoso dove è difficile raggiungere i parametri richiesti per le centrali eoliche, dai 5 ai 25 m. di vento al sec. e se aggiungiamo che le 1500 torri già costruite producono solo lo 0,5% dell’energia consumata nel nostro paese, con un risparmio di combustibili fossili dello 0,2%, ci rendiamo conto come i benefici economici e ambientali siano davvero irrisori.”
Di contro, considerato che attorno le frazioni est del comune di Trapani sta sorgendo l’impianto eolico di località Mola a due passi dal Bosco Scorace territorio di Buseto Palizzolo, la Sua Amministrazione sta rilasciando la concessione edilizia all’impianto eolico di località Formosa a pochi metri dal centro abitato della frazione di Fulgatore.
E’ stato presentato un altro progetto per una centrale eolica di diciotto pali a baglionuovo a pochi metri delle frazioni di Fulgatore, Ummari,  della diga Domenico Rubino e di montagna grande.
Relativamente all’impianto eolico di località Formosa  Le voglio ricordare che la strada Fumosa, originariamente una Regia Trazzera Demaniale, è inserita in un contesto paesaggistico di notevole rilevanza grazie alla sua posizione.
Vi si accede dalla SS 113 in corrispondenza dell’abitato di Torretta – Fulgatore e conduce, attraversando la contrada Fumosa, fino al Baglio omonimo di antica costruzione e già individuato dalle linee guida del PTRR come bene isolato ( sotto tutela della soprintendenza). La strada – sentiero può rappresentare a tutti gli effetti una possibilità per la promozione del turismo escursionistico, dell’enoturismo, al fine di fruire delle risorse ambientali, culturali e paesaggistiche .
E’ da questo sentiero, infatti, che si può ammirare uno dei “quadri” paesaggistici più interessanti del territorio comunale e perciò da tutelare come prevede anche la normativa in questo settore ( cfr D. Lgs n. 42/2004, Codice dei Beni Culturali). Dalla strada, situata  a circa 200 metri  s. l.m. , da una parte  – verso ovest- si può mirare la vallata di contrada Fumosa con un paesaggio  rurale di notevole bellezza che, a poco a poco per circa quindici chilometri, si “fonde” con l’abitato della città  capoluogo fino al mare; a completare la bellezza del “quadro” le tre isole  Egadi che da questo punto si possono  mirare come fossero in fila … Dal versante opposto – verso est – tutto un paesaggio rurale ancora integro che da contrada Canalotti volge lo sguardo per circa dodici chilometri verso i caratteristici timponi fino al rilievo montuoso più importante del nostro territorio, la Montagna Grande, coperta da boschi.
E’ da rilevare che ciò sembra essere in contrasto con quanto sottoscritto dall’ENAV con il WWF e Legambiente con i protocolli d’intesa del 29/04/2005 e del 01/06/2005.
E’ con vivo apprezzamento che ho appreso come da nota datata 10 ottobre 2005 a firma del soprintendente Architetto Giuseppe Gini a Lei trasmessa, che, relativamente al progetto Eolico da ubicare sulle colline di Baglionuovo, Balletto, Zena, Garretta e Chinea facendo riferimento a tutte le tematiche sopra esposte hanno approvato solo la collocazione di 6 aerogeneratori su 18.
Quindi, a mio avviso, tali decisioni di prudenza da parte dell’Assessore Cascio, del Soprintendente Gini e dell’ENEL che ha dichiarato che la rete non è adeguata a sopportare queste grandi quantità di energia prodotta nella zona, sono   giustamente volte ad evitare che il paesaggio Siciliano, ed in particolare quello della provincia di Trapani, possa trasformarsi in una selva di torri ed antenne che deturpano il paesaggio e recano un grave danno al turismo che si sta cercando di far decollare.
D’altronde ritengo che la Regione definisca con una certa celerità il PIANO ENERGETICO REGIONALE ed  anzicchè indirizzare ingenti risorse verso l’eolico, possa orientarle verso l’energia solare che sicuramente non crea problemi per l’imbatto ambientale.
Per quanto suddetto, invito l’Am./ne a farsi promotrice:
1) nei confronti della ditta che ha avuto bocciati 12 aerfogeneratori su 18 di invitarla  ad annullare il  progetto;
2) fare urgentemente verificare alla soprintendeza  nuovamente il parere a suo tempo espresso sull’impianto di Formosa.
3) fare in modo che queste due aziende vadano a collocare concordemente con l’Amministrazione comunale su aree idonee altri impianti quali ad esempio quelli del solare fotovoltaico.

Trapani, li 31/01/2006
IL CONSIGLIERE
Dr. Giuseppe Pellegrino

Destinatario
SINDACO di TRAPANI avv. Girolamo Fazio

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